Guarda e rispondi

    Legenda

    La scena si svolge sullo sfondo di un paesaggio montano desolato, un luogo difficilmente accessibile, teatro privilegiato per gli assalti ai convogli dei viaggiatori.

    La fierezza dei banditi emerge sia dai loro visi accigliati sia dall’atteggiamento virile, in piedi e un po’ impettito.

    L’abbigliamento corrisponde all’immagine tradizionale del brigante: cappello di feltro, pantaloni di fustagno, bisaccia di cuoio con viveri, in genere frutto di rapina ai contadini e ai pastori, e piccoli utensili per la vita all’aperto, calzature «alla ciociara» (cioè originarie della regione laziale della Ciociaria, attorno a Frosinone).

    Le vittime, spogliate dei loro abiti, vengono lasciate incolumi sotto lo sguardo ironico del capo dei briganti. In questo caso i due derubati sembrano essere di condizione agiata: persone di questo genere potevano permettere un discreto bottino. Spesso, però, le imprese dei briganti avvenivano a spese di persone umili: case o interi villaggi potevano essere depredati o distrutti se i briganti sospettavano vi si trovassero delle spie dei «piemontesi».

    Le armi, fucili e pistole, erano sottratte ai soldati, ma i briganti erano anche finanziati dai Borboni in esilio, o da ricchi simpatizzanti, oppure imponevano a commercianti e professionisti di dar loro del denaro per evitare molestie: una sorta di «pizzo» come quello richiesto dai mafiosi.

    Note

    I briganti

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